Uomo politico francese. Teorico del Socialismo utopistico
francese, seguace di Fourier, nel 1831 abbandonò la carriera militare per
dedicarsi all'attività pubblicistica e alla propaganda politica.
Collaborò alle riviste "La Phalange" e "La Démocratie pacifique",
sulle cui pagine si fece sostenitore delle comunità fabbrica-villaggio
(
falansterio) e divulgò il concetto di diritto al lavoro di ogni
individuo. Deputato alla Costituente nel 1848, fu rieletto nel 1849, ma per la
sua opposizione a Napoleone III fu costretto a lasciare la Francia e, dopo aver
tentato di dar vita in Belgio al modello di comunità proposto da Fourier,
tentò di organizzare una comune nel Texas (1854), ancora senza successo.
Tornò definitivamente in patria nel 1869. Fra le opere di
C. si
ricorda soprattutto il
Manifesto politico e sociale, inizialmente
inserito nel primo numero del quotidiano "La Démocratie pacifique"
(1843), ristampato nel 1847 con il titolo
Principi del socialismo. Manifesto
della democrazia del XIX sec. In opposizione alla concezione socialista e
comunista, il manifesto proponeva la conservazione della proprietà
privata, seppur regolata da precise limitazioni, e respingeva la rivoluzione
come mezzo di emancipazione sociale.
C. si fece quindi promotore di una
trasformazione graduale della società borghese, che prevedeva riforme e
una nuova organizzazione della produzione che associasse capitale e lavoro,
salvaguardando gli interessi essenziali delle classi medie. Tra le altre sue
opere si segnalano:
Teoria del diritto di proprietà e del diritto al
lavoro (1848);
Il socialismo davanti al vecchio mondo (1849) (Salins,
Giura 1808 - Parigi 1893).